Indietro FinTech

Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo ai mercati delle cripto-attività e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 (COM/2020/593 final) – cd. MiCA

Con questa proposta, rientrante nel pacchetto sulla Finanza Digitale Europea come definito con la Comunicazione sulla relativa strategia (supra sub 4) e quella sulla strategia in materia di pagamenti al dettaglio per l’UE (supra sub 5), entrambe presentate il 24 settembre 2020, la Commissione intende regolamentare le cripto-attività che non rientrano nella vigente legislazione dell’UE in materia di servizi finanziari, nonché i token di moneta elettronica, garantendo livelli adeguati di tutela dei consumatori e degli investitori e di integrità del mercato.

Si intende predisporre un insieme di misure per far fronte ai potenziali rischi per la stabilità finanziaria e la politica monetaria che potrebbero scaturire, in particolare, dai token di moneta elettronica significativi, dai token collegati ad attività e dai token collegati ad attività significative, i c.d. stablecoin, per cui è prevista una disciplina apposita e particolarmente stringente sia in termini operativi e di vigilanza, sia prudenziali e di governance.

La proposta di regolamento è suddivisa in nove titoli nei quali sono previste norme uniformi per quanto riguarda: (a) gli obblighi di trasparenza e informativa per l’emissione e l’ammissione alla negoziazione di cripto-attività; (b) l’autorizzazione e la vigilanza dei fornitori di servizi per le cripto-attività, degli emittenti di token collegati ad attività e degli emittenti di token di moneta elettronica; c) la gestione, l’organizzazione e la governance degli emittenti di token collegati ad attività, degli emittenti di token di moneta elettronica e dei fornitori di servizi per le cripto-attività; (d) le disposizioni a tutela dei consumatori per quanto riguarda l’emissione, la negoziazione, lo scambio e la custodia delle cripto-attività; (e) le misure volte a prevenire gli abusi di mercato.

In particolare, il titolo VI introduce divieti e obblighi per prevenire questi abusi e le manipolazioni di mercato riguardanti le cripto-attività, definendo la nozione di informazione privilegiata e vietandone l’abuso e la divulgazione illecita. Il Titolo VII al capo II stabilisce le sanzioni amministrative anche per la violazione dei divieti e degli obblighi fissati dal titolo VI, che dovrebbero essere applicate dall’autorità di settore e con salvezza delle sanzioni penali già contemplate dal diritto nazionale.

Al fine sempre di limitare i rischi di frode e di pratiche illecite è, inoltre, prevista la modificare della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio in modo da rendere applicabile il regime di protezione del whistleblower alle segnalazioni alle autorità competenti di violazioni effettive o potenziali del regolamento in questione.

Il nostro
TEAM

All’interno dell’OC collaborano ricercatori, professionisti, operatori del diritto ed esperti informatici specializzati nel settore "diritto e nuove tecnologie". 

OC Project
and support

La creazione dell'Osservatorio Cybercrime - Observatory on Cybercrime (OC) costituisce uno degli obiettivi e dei risultati della ricerca del Progetto RIBA (TCC) “New Technologies and the fight against (cyber) terrorism and hate speech in the European perspective”, Università degli Studi di Verona (informativa trasparenza ex d.lgs 33/2013)